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      non so se di sigillo o di firma, di cui vien esso imputato.
      Quello del turco è m.r de la Croix, normando, uomo di mediocrecondizione. Ha studiato la lingua in Parigi (credo per qualche
      tempo almeno) in compagnia di m.r d'Erbelot. Ha inoltre qualcheragionevole tintura di belle lettere, e non è mai stato in Levante
      ed è nondimeno segretario interprete del re in lingua turchesca,
      come l'altro nell'arabica, con mille cinquecento lire di provvisione:
      ha quarant'anni in circa ed è uomo onorato e da bene.
     
      Dopo desinare sono stato a far reverenza al duca di Guisa,
      di cui non posso dir altro se non ch'io l'ho trovato non men bellodei suoi ritratti veduti in Italia. Questo però è quanto al viso e ai
      capelli, perché la vita non finisce d'accompagnare, essendo altabensì, ma non interamente svelta e ben fatta; le gambe più d'ogni
      altra cosa patiscono per troppa sottigliezza. Egli è tutto devotoed applicato a' suoi esercizi, obbedientissimo a Mademoisella,
      pieno di stima rispettosa verso Madama e d'eccedente cortesiaverso tutti, che è quanto si può pretendere dalla sua tener'età.
      Di qui son andato da m.r Boulliauld, che m'ha trattenuto semprecon nuove: pure ho imparato una cosa che non sapevo, ed è il
      gran potere che ha la contessa d'Enoff sopra lo spirito del re diPollonia, il quale, benché disposto e dagli anni e dalla cadente sanità
      ad abdicarsi dalla corona, n'è trattenuto sopra ogn'altra cosadall'onnipotenza di questa donna, a cui torna più conto l'averlo
      re che privato. Ho poi visitato m.r de Roncie, lettore di filosofia.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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