col suo boccale in piede. Per le quattro cantonate di essa,
parte son già fatte e parte si fanno di quattro navicelle d'argento,
a foggia di bagni, con altrettante urne di straordinaria(7) grandezza.
Il peso di ciascheduna è millesettecento marche, milledugento lanavicella e cinquecento l'urna. I bassirilievi di questi bacili, come
il disegno di tutto ciò che si lavora per il re, sono del Brun, che insostanza è l'Apelle di questo Alessandro. L'opera però degli argentieri
e tutto il lavoro della cesellatura è grossolano al maggiorsegno.
Nella stanza dove lavora Le Brun ci ho veduto tre grandissimipezzi della vita d'Alessandro, che gli fa a olio, nei quali confesso
che m'è riuscito assai più che non m'aspettavo, dopo aver vedutoquel quadro nell'Accademia de' pittori: più per quel che risguarda
l'idea e la fantasia, che quel che tocca la vaghezza del colorito equalch'altra cosa che non ardisco dire ancora, riserbandomi a
darne un giudizio più aggiustato dopo che averò veduto la suagrand'opera della volta della cappella del seminario di S. Sulpizio.
Ho veduto per ultimo lo stanzone dove lavorano i giovani chedipingono i quadri per le tappezzerie, copiando e finendo diligentemente
a olio tutto quello che Le Brun abbozza ne' suoi cartoni.
Questi quadri poi vanno tagliati in diverse striscie, perché nel tempoche un arazziere lavora un fregio, un altro per maggiore spedizione
possa tirare avanti l'istoria sur un altro telaio, dove il fregio è
già fatto, facendosi l'istessa camera tal volta doppia e di diversa
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