ricchezza e valore. Così fanno adesso in proporzione più piccolaquella de' quattro elementi, per donare agli ambasciatori. Di questi
il pezzo dell'aria è vaghissimo, essendo pieno degli uccelli più
bizzarri e più pellegrini dell'Indie.
Dai Gobelins son andato a veder la chiesa del convento di Val
di Grace, fabbricata con gran magnificenza dalla regina madre,
per mercede di quella tranquillità che spesse volte, nei primitempi de' suoi maggiori travagli, ritrovò il suo spirito in quel
ritiro. Le monache son benedettine, per l'innanzi non molto ricche,
ma ora divenute assai comode per l'aggiunta fatta dalla reginaai lor beni nella badia di S. Cornelio: d'intorno ha venti mila
franchi di rendita. In tutta la fabbrica, sì nel di dentro come neldi fuori (che, oltre alla facciata, fa quasi un teatro d'abitazioni,
che arrivando sulla strada con due padiglioni forma un cortile,
serrato semplicemente con una cancellata di ferro andante soprauna sponda di pietra), non si può dire che vi sia parte benché
minima che discordi da quella sontuosità con cui il tutto è fabbricato.
Ogni cosa è di pietra infino alla volta e i bassirilievi di essa,
che son ricchissimi e sporgono notabilmente in fuori. L'altar maggiore
è chiuso tra sei colonne di marmo bianco e nero, attorcigliate,
scannellate fino a mezzo, e dal mezzo in su adornate dirami di palma e d'olivo di metallo dorato. Ciascuna ha un capitello
goffissimo, che par più presto un pezzo del cornicione chedovrebbe ricorrervi sopra in ovato secondo la disposizione di esse,
| |
Indie Gobelins Val Grace S. Cornelio
|