In uno stanzino, dove s'entra per una porta che difuori finge uno scaffale di libri a mezzo il secondo braccio, stanno
le medaglie e i manuscritti greci e latini. Tra questi i pezzi più
stimabili sono un codice antichissimo di S. Giovanni Damasceno,
dove son molte cose che non si trovano nello stampato, un Giamblico
più moderno, ma collazionato con ottimi ed antichi originali,
dove sono tre trattati che in greco non si son più veduti; e quelloche avanza tutto è un codice di grandissima antichità, dove son
tutti i profeti maggiori e minori. Le medaglie furono messe insiemedal principe Sismondo, il che dee servire per accreditarle. Nella
serie d'argento hanno le cose migliori, ed in specie delle coloniegreche ne hanno qualche numero delle più rare. D'oro non ne hanno
alcuna serie formata.
Son dalla libreria calato a terreno, dove ho veduto in duestanze tutti i più famosi sistemi del mondo ridotti a macchine
materiali di straordinaria grandezza, onde l'intelligenza delleteoriche de' pianeti, che tutti si muovono alle loro gite in ciascuno
de' suddetti sistemi per via di rote mosse occultamente da contrappesio da molle, viene agevolata mirabilmente. Tutte queste
cose mi ha fatte vedere il presidente Cosart, uomo di prima stimatra i gesuiti di Parigi. Egli ha sopra di sé l'incumbenza dell'edizione
de' concili incominciata dal padre l'Abbay, con tutti i decretali,
lettere di pontefici ed altro che di mano in mano riesce dicavare dai manoscritti delle più famose librerie d'Europa, e m'ha
detto che ne' luoghi più oscuri v'aggiugne qualche piccola annotazione
| |
S. Giovanni Damasceno Giamblico Sismondo Cosart Parigi Abbay Europa
|