imparare. I mobili son ricchi ma non sontuosi, toltone un lettoche fu della regina Maria, di ricamo d'oro ricchissimo, con tamburetti,
coperte de' tavolini e due portiere compagne che servonoappunto a parar le due testate dell'alcova; quasi tutte l'altre
son parate d'arazzi, e v'è ragionevole quantità di porcellane.
V'è un gabinetto (pare a me ottangolo) tutto fatto di specchi,
toltone i pilastri negli angoli, dove gli specchi son commessi.
Pende nel mezzo un gran lustro di cristallo, che a chi sta nel centroapparisce treplicato in ogni specchio come anche la figura di
quel tale, e non solamente vi si vede il riflesso che ciascuno specchiomostra del gabinetto, ma, per ripercuotimento scambievole
di tutti gli specchi infra loro, si vede in ciascuno una fuga digabinetti con una quantità innumerabile di lustri, che di notte
allo splendor delle candele bisogna che apparisca un incanto.
Quivi tutti i mobili consistono in tante basi di legno dorato quantesono le faccie del gabinetto, davanti a ciascuna delle quali sopra
ognuna di esse basi vi son l'un sopra l'altro quattro gran guancialidi raso nero con fiocchi d'oro alle cantonate, e con un semplice
gallon d'oro che rigira la cucitura. Il color nero e la foggia delguarnire, così <...> misteriosa, e il gabinetto, se potesse parlare,
direbber forse aver veduta qualche bella coppia giacersinuda sull'ampio letto formato dall'accostamento di sì fatti arnesi,
senza che la ruvidezza dell'oro sepolto nelle commessure togliessenulla della morvidezza del raso.
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Maria
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