Il sotterraneo della casa è benissimo scompartito, e sono degnedi memoria alcune cisterne, nelle quali pretese un cappuccino di
poter conservar il vino fuora de' vasi senza pericolo di guasto. Lecisterne si fecero secondo il suo consiglio: il vino vi si messe e
il vino si guastò, onde al presente vi si tiene, ma nelle botti. Ilmaggior difetto che abbia osservato in questa casa è che le basi
delle colonne del second'ordine escono del capitello di quel disotto,
onde vengono in parte a posare in falso intaccando dell'aggettodel cornicione. Soprattutto bellissimi son gli accessi per cui si
viene da molte parti al palazzo, e popolatissima è la Garenne,
che così chiamano il parco de' conigli, dall'affitto del quale cavail padrone sopra duemila franchi. La fine di questa villa sarà il
cader nelle mani del re per un boccon di pane, tornandogli comodissimoper la gran vicinanza di S. Germano da cui non arriva a
esser discosta due piccole leghe. Come ho detto da principio, m.rde Maison s'è talmente spiantato per condur questa fabbrica,
che al più alla sua morte converrà ai figliuoli il disfarsene. Eglier'uomo di trentacinquemila lire d'entrata, ma il giuoco, le donne
e la villa l'hanno ridotto in istato così miserabile per l'avere, comel'età, la corpolenza e qualche malattia abituale per la sanità.
Il resto di questi giorni l'ho speso in villa d'un amico mio indomestica conversazione d'alcuni suoi parenti.
<16-22 giugno.>
Oggi, dopo che sono uscito da madama di Chavigny, sonandato da m.r Conrard e da m.r Chapelain; per tutto ho trovato
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Garenne S. Germano Maison Chavigny Conrard Chapelain
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