milioni; che altre cose preziose del cardinale son passate nellaguardaroba del re sotto nome d'impresto o di curiosità, che non
son mai tornate né torneranno, che i beni stabili dell'eredità
paterna del duca, valutati sopra 200.000 franchi d'annua rendita,
al presente non arrivano a 25.000 scudi; che dei fondi lasciatiglidal cardinale, con tutto che nulla di considerabile sia stato alienato,
con tutto ciò si fa conto che in brevissimo tempo la casa Mazzarrina
abbia a contarsi tra le più disastrate di Francia; che un milionepreso pochi mesi sono a 10 per cento fu dissipato in
due mesi senza vedersene nemmeno esteriormente il fumo, edora pagarsene 10.000 lire l'anno d'interessi, che congiunte a
quelle che si pagano per altre partite di debiti contratti dopola morte del cardinale divorano la miglior parte dell'entrate del
duca; che le cagioni di tal dilapidamento (a lasciar da parte lepie interpretazioni di coloro che l'attribuiscono secondo il solito
costume a maledizione del cielo) si riducono non c'è dubbio almal governo del duca e alla prodigalità della duchessa in primo
luogo, ma la verità essere che le limosine, che di continuo cavanodelle mani di quel buon signore per somme, preti, contemplativi
e gesuiti hanno dato e danno il colpo mortale agli interessidella sua azienda.
23 giugno.
Oggi dopo desinare sono stato, dopo alcune visite di complimento,
a veder la gente che si bagna nella Senna fuor della portaS. Bernardo, con mio grandissimo gusto. Subito fuor di porta si
trovano sul fiume diversi legni collegati insieme a guisa di foderi,
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