per grotte, per fontane, per boschetti e viali deliziosissimi;
il tutto però senza uscire della riga di comodo cittadino.
RELAZIONEDEL REGNO DI SVEZIA
DELL'ANNO 1674
Scrivendo della Svezia, vengo subito assoluto dall'osservanzadi quella superstiziosa esattezza che si prescrivono la maggior
parte di quelli che intraprendono a scrivere d'imprese, benché
notissime, i nomi antichi e moderni, i tempi e le ragioni perché
variarono, le sue prime popolazioni d'onde venissero; quindi icostumi, le leggi, il governo, la religione, le guerre, le descrizioni
geografiche, insomma tutte quelle più minute particolarità chevengono in mente a chi pretende di far passar per zelo d'appagare
il lettore quel che è compiacenza di scrivere quant'ei sa.
Io non mi stenderò in alcuna di queste cose, essendo stata miacura, nel tempo che mi son trattenuto alla corte di Stockholm,
il proccurar di fissarmi nell'aspetto presente senza molto darmipensiero dell'erudizione delle cose passate, a fine di poterlo
ritrarre così alla macchia, in una forma tanto riconoscibile danon avervi a scriver sotto: "Questa è la Svezia". Dicendo inoltre
che tra le molte imperfezioni che si troveranno in questo discorso,
una sarà la disuguaglianza con cui son trattate diverse materie,
tra le quali parrà talvolta che io abbia fatto più caso di quelledi minor rilievo in concorrenza di più importanti: il che accade
perché non di tutte averò la medesima informazione e gli stessiriscontri per appurarle.
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Svezia Stockholm Svezia
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