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      Ma basti aver dato questo cenno di quella realtà che, trattandosidel governo di Svezia, rimane occultata sotto 'l misterioso
      apparato di tante formalità: perché, a considerarle senza la contracifradi cui ho cominciato a dar la chiave, farebbon credere
      che in Svezia si fosse trovato il modo di ridurre in pratica le massimedi quel perfetto governo che, scompartendo con discreta e
      non incompatibil maniera la suprema autorità tra 'l principe e
      'l suddito, è stato sempre considerato o per affatto impraticabileo per seme di ribellioni o di tirannide.
     
      Io non mi fermerò qui in rappresentare qual sia il di fuoradi questo governo, giacché si potrà meglio vederlo nella copia
      che metto a parte dell'ordine e della forma di esso, ed anco inqualche modo si riconoscerà dalle notizie sparse in questa scrittura;
      ma per darne ora qualche saggio, dirò che il di fuori delgoverno di questo Regno apparisce depender dall'assemblea dei
      quattro stati, cioè nobili, ecclesiastici, burgesi e villani. Senzadi questi non pare che il re possa levar sussidi né soldatesche,
      non poter da sé solo determinare della pace e della guerra, emolt'altre cose di simil natura: ed è così ben concertata in ogni
      sua esterna formalità questa apparenza, che quei medesimi chehanno parte nell'opera credono d'essere in realtà quegli stessi
      personaggi che rappresentano, senza accorgersi di recitare incommedia. La convocazione degli stati si fa ogni tre anni, o più
      spesso se i bisogni del re, cioè a dire nozze, coronazioni, guerre,
      preparamento di vicini, armamento di flotte lo richieggono.


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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