Pagina (280/427)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      perché nella forma del presente governo niente ci è da speraredall'aura popolare, ché se ci fusse lo stato capace di tenere assindacata
      la corte, certa cosa è che farebbono per lo stato quelloche fanno ora per il re, da cui ci è d'attendere tutte le ricompense.
      Per esempio, il maresciallo della nobiltà aspira, finita la sua funzione,
      a esser fatto senatore: costui fa appresso i nobili l'avvocatodel re, se non quanto talvolta si danno delle congiunture
      nelle quali, credendo egli di far meglio i fatti suoi con accreditarsiper cervello torbido e strepitoso, si getta a tal partito facendo
      apertamente broglio contro la corte, per dar motivo al re dilevarlo tanto più presto di là avanzandolo a posto maggiore, più
      per paura che non gli guasti i suoi disegni che per gratitudined'esserne stato ben servito. Dalla forma dunque d'agire dei deputati
      coi loro corpi risultano le risoluzioni degli stati, i quali perordinario non si scostano mai da ciò che quelli dispongono. Non
      è per questo che non apparisca che tutti abbiano mano ai più
      rilevanti consigli e alle più importanti risoluzioni: e de fattose lo danno ad intendere, se n'appagano e se ne gloriano, benché
      in sustanza il tutto sia opera di quei pochi che gli rigirano, chevuol dire de' sentimenti della corte e del senato.
     
      Qui cade a proposito il parlar del senato, il quale, in luogo diformare un quinto corpo nell'adunanza degli stati, fa una figura
      a parte e una figura doppia, poiché, dopo aver servito di consiglioal re nell'eleggere i da proporsi e nel regolare le domande


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427