città, e gli muta, non può mover la guerra e la muove, comefece il re Carlo Gustavo nella seconda rottura con Danimarca,
la quale pretese poi di far passare per una dependenza indispensabiledella prima, che era preceduta con consentimento degli
stati (e de fatto, durante la detta guerra tenne sempre la dietain Gotteburg). Il fatto è che nelle parole del giuramento regio si
pretende che vi sia equivoco, atteso un certo senso ambiguo, eche trattando dell'autorità del senato par che metta una cosa di
mezzo tra consiglio e approvazione dei senatori; a' quali, sì
come tocca far trovar buono agli stati ciò che di mano in manotorna comodo al re, secondo che aspettano, come s'è detto, dal
re tutt'il loro bene o tutt'il lor male, così ancora s'ingegnano diservire al re, e trovando facile accordo co' deputati di ciaschedun
ordine, sotto il manto di mediatori, come dissi da principio, fannola parte d'avvocati del re servendo al suo e al proprio interesse.
Non è dubbio che questi arbitrii del re nelle materie controversepiù delicate vengono regolati da molti riguardi: e presentemente
il re, benché pretenda d'aver il voto decisivo, in ognimodo, quando la pluralità de' voti è in contrario, la segue, essendo
questa una cosa che depende egualmente dal temperamento de'
re e dalle qualità de' tempi, de' casi e delle congiunture. Tornaanche in favor del re che, sebbene in generale a ognuno deve
premere il proccurare l'estensione dell'jus popolare, in particolareperò si trovan sempre molti a' quali non dispiace di veder depender
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Carlo Gustavo Danimarca Gotteburg
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