Qualchepoco di vacchette si comincia a fare a Norkoping e a Narva,
ma non è cosa che faccia corpo ed al più servirà per il paese, esaranno sempre più care di quelle che costano ad Arcangiolo.
Veniamo ora al forte del commercio di Svezia e vediamo checosa ella somministri agli altri paesi. Il commercio del Baltico
è importantissimo, uscendo di là, oltre le altre cose, gran partedi ciò che è necessario ad armar vascelli da guerra, tanto che le
maggiori potenze marittime n'estraggono il mantenimento primariodelle loro flotte. Esce dal Baltico ferro, rame in rosette,
fil d'ottone, cannoni, chiodi, canape, legni di querce di Pomerania
(ed ecco il disegno della dogana, ove tutta questa roba si scarica)(26),
perché quella parte che esce di Norvegia è di poca considerazionee serve appena alla decima parte del bisogno. Si cavano
bene di Norvegia i sapini per fare il fondo de' vascelli, riuscendoquesto legname il migliore per quella parte che sta sott'acqua.
La Livonia fornisce canape ed alberi, e quelli per i vascelli maggiorisi cavano bonissimi di Gotteburg.
Ora il commercio del Baltico, tanto necessario, come s'è detto,
può considerarsi in gran parte degli Svezzesi, mentre in manoloro sono tutti li porti di maggior rilievo, toltane Danzica e Lubecka,
perché Mecklemburg non ha altri porti di conto fuori cheWismar, che è nelle loro mani, e nella Curlandia non se ne considera
alcuno. E perché per il Baltico si conducono gli grani e lebiade della Pollonia che servono all'Olanda, di qui è che gli Svezzesi
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