terreno, attaccato a un solo sottilissimo gambo, come quello delfiore della caccia, della grossezza del qual fiore appresso a poco
è la sua coccola o il suo granello che dir vogliamo. Ne' luoghidove fa, che sono infiniti e particolarmente ne' boschi, si trova
il terreno gremito di questo frutto, al tempo che la neve si strugge,
ed ogni pianta del quale è da per sé, e consiste tutto il suo arredonel suo granello in cima, di color di granato e d'un sapore tra il
brusco e l'austero. Nondimeno è la sua polpa molto acquosa egrata al palato, ed ha questo di particolare, che colto e lasciato
ammontato in una paniera o in un vaso, si mantiene senza corrompersie senza aggrinzirsi e senza appassire. L'austerità del
suo sugo, sì come è verisimilmente quella che l'assicura dal corrompersi,
così fa ancora che le mosche non vi si gettino. Se nefa talvolta del vino, come facciamo noi delle melagrane ed in
Inghilterra delle mele e del ribes. Il Lingone è men brusco: diquesto ancora tutti i boschi son pieni. Questa pianta ha le
foglie per appunto come il bossolo, e per tale si piglierebbe se,
oltre al produr frutto, non si estendesse un poco più fuori delterreno: ed ho detto estendere, perché va facendo giusto come la
vite sopra la terra se non è sostenuta. Il suo granello è pienocome quello dell'uva e sgretola fra' denti. Sebbene i suddetti
grani si conservano da per loro stessi, in ogni modo, per conservarglida un anno all'altro si suol far conserva del lor proprio
sugo, nella quale stanno quelli che si vogliono conservare interi:
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Lingone
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