conservarsene la memoria per qualsivoglia capo. Ne ha la direzioneun collegio che si chiama d'antichità, composto di due professori,
un segretario ed alcuni assessori. E questo è stato pensierodel cancelliere vivente.
Nella medesima fabbrica vi è il tinello dove mangiano mattinae sera 60 scolari poveri, i luoghi de' quali dà il re, sì come il
danaro per mantenersi ad altri 60 per cinque anni in circa: equesto gl'è dato anno per anno e con avvertenza che lo spendano
nell'uso destinato, tal che gli scolari mantenuti dal re aspese dell'università, o vogliamo dire della casa di Vasa, sono 120.
I nobili o stanno in casa i professori o tengono case in proprio:
gl'altri stanno dove possono e come si pratica negl'altri luoghi.
Vi è il teatro per l'anotomie, che è una fabbrica in aria fattadi tavole a foggia di cupola sul tetto dell'università, con due
ordini andanti di vetri; inoltre una stamperia, benché cattivissima,
ed una libreria che non è gran cosa, consistente in tre piccolecamere, dove dalla magnificenza del cancelliere è stato posto
il testo d'Upsalia detto il "Codice argenteo", del IV secolo incirca,
tradotto in lingua gotica da un loro vescovo, in membranapavonazza, riccamente legato in argento con bassirilievi: si conserva
in una cassetta d'ebano. Egli lo comprò in Olanda 600
patacconi d'oro, ed insieme con altri manoscritti, de' quali vaattorno un catalogo stampato, lo donò a questa libreria. Vi hanno
i quattro Vangeli e divers'altre cose.
Vi è finalmente il maneggio: il cavallerizzo ha 600 talleri
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