che mostrano maggior senso, che in niun'altra cosa, nel mangiaree nel bere. Sono spenditori nelle fabbriche, nelle quali hanno
consumato tutti i danari portati di fuora. Sono vani, a segno che,
scoppiando de' cannoni presi nella guerra di Danimarca col nomedi Federico e di Cristiano, gl'hanno fatti rifondere col medesimo
nome e medesima arme, e sono arrivati a far rifondere la campanache conquistorno nel castello di Cronemburg. Nella pace di
Roskild vollero mettere un articolo segreto, con esso il qualeobbligorno il re di Danimarca a non addobbare le stanze con esso
gl'arazzi ove sono alcune battaglie tocche dagli Svezzesi, la presadi Calmar, una delle città principali della provincia di Smolandia,
e l'incendio di Scara, capitale della Vestrogotia.
Non è però che non si trovino in Svezia uomini di savio ediscreto avvedimento, egualmente capaci nel negozio e nell'armi,
ed insomma atti a governare, parendomi che da qualche tempoin qua con molta ragione sieno accreditati fra di noi per una nazione
assai diversa da quelle che ne la figurano le storie e letradizioni: poiché non si valutava una volta di questa nazione
altro che un valore spinoso e salvatico, il quale alcun nestonon soffrendo di gentilezza, si odiava piuttosto e temeva, che si
amasse e stimasse. In oggi non solamente son bravi e insieme gentili,
temperamento che una volta non s'incontrava di là da 50
gradi, ma vi se ne riconoscono de' garbati, degli spiritosi, de'
dotti, de', quasi dissi, galantissimi: e vi è chi ha tal venerazione
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