parte forestieri naturalizzati; i quali, subito che arrivano a unostato di 60 mila scudi, aspirano a esser fatti nobili, e lo conseguiscono,
ricevendo dal re nuove armi e nuovi cognomi, che sonoper lo più cognomi da romanzi e per così dire parlanti, che significano
quel che portano nell'armi. Così son tutti "torrenti di gigli",
fiumi di corone
, "torrenti di rose", "corone d'argento", "coroned'oro", "dell'unghia d'oro", "dello sparviere sull'elmo",
montagne di pomi
, che ciò appunto voglion dire i cognomiLilistrom
Cronstrom
, "Rosenstrom", "Silvercrom", "Guldencrom",
Gripenhielm
, "Appelberg" e simili.
Ora, perché costoro, sebben son nobili, non per questo entranocosì subito né alle cariche di corte né in quelle del Regno,
rimangono in una vita frugale e lontana dal lusso, anzi continovanopur anche ad ingerirsi, o addirittura o sott'altri nomi,
nel negozio, aumentando sempre più la loro ricchezza: di qui
è che, a misura che la vecchia nobiltà affaticata dal lusso e dallacorruttela ha bisogno di ripigliar fiato, s'imparenta con essi i
nobili nuovi, i quali a poco a poco per tal via, e con l'appoggiodelle parentele potenti, si rendono capaci prima degl'impieghi
dispendiosi, e poi per merito d'essi acquistano ragione d'esserein conseguenza ammessi ancora agl'utili; i quali essendo il principale
sostentamento degl'antichi nobili, mettendosi a parte di essianche i nuovi, è forza che quelli vengano meno e che cacciati
dalla povertà si ritirino a mangiar le loro grasce a' propri beni,
cedendo il posto a' plebei; essendo veramente notabilissima la
| |
Regno
|