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      ancora a Jacobsdal. Fatto senatore e tesoriere, governò intal modo le finanze che se ne risentono ancora gli pregiudizi. Si
      maritò con una sorella del re Carlo Gustavo, il quale essendonepoco sodisfatto trattava il cognato sempre di poltrone. Verso il
      fine della reggenza della regina s'ammalò d'una febbre quartana,
      la quale lo ridusse in un pessimo stato: ciò dette il principaleimpulso alla sua disgrazia, ed il pretesto ne fu preso (come che le
      malattie dieno della fantasticaggine) dall'aver voluto riformaremolte cose introdotte alla corte nel tempo ch'ei non l'aveva frequentata.
      Allora fu allontanato, e la regina se lo recò tanto anoia, ed ebbe tanta voglia di rovinarlo che domandò la sua depressione
      al re Carlo Gustavo, suo successore, in ricompensa dellacorona che gli lasciava. Tornò però alla corte per l'incoronazione
      del re suo cognato, il quale lo fece generalissimo di Livonia:
      quivi esercitando la sua carica, la sua armata fu battuta e interamentefu disfatta, di che rigettò la colpa sul marescial di campo
      Lewenhaupt, suo cognato. Sostenne l'assedio di Riga contro iMoscoviti con molta gloria, sebbene v'è chi dice che l'averebbe
      resa senza Helmfelt. Dopo se n'andò in Pollonia con 10 mila uominisotto il suo comando, chiamatovi dal re, dal quale fu lasciato suo
      luogotenente generale in Prussia, e poi per suo testamento fu fattogran cancelliere del Regno.
     
      Al tempo della Triplice Lega egli non vi concorse, ma finoda che si ruppe il trattato con monsieur di Pompona si ritirò
      in campagna, disgustato (il che non gli ha portato alcuno avvantaggio,


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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