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      Il cancellieres'oppose, si riscaldò e si ritirò dalla corte; l'altro sposò il negozio,
      lo promosse, lo sostenne e lo condusse a fine.
     
      Il cancelliere è sicuramente il più bell'uomo del mondo, di spiritovivace e d'una naturale eloquenza: parla la lingua latina, italiana,
      franzese, tedesca e olandese, sa più che ragionevolmentele storie, non è digiuno della filosofia, intende benissimo le materie
      politiche ed è benissimo informato degl'affari d'Europa. Si diceche non è troppo costante, collerico, e che nella collera si lasci
      trasportar più di quel che vorrebbe, cosa che ne' maneggi gli haportato pregiudizio più d'una volta. È il più cattivo economo del
      mondo e 'l maggiore spenditore in ogni cosa: tiene gran servitù,
      fa gran tavola e spende in mobili, giardini e fabbriche. Si discorreche fa fabbricare in 40 o 50 luoghi nel medesimo tempo, e come
      ch'e' spende di molto, bisogna che cerchi d'approvecciarsi perriparare al tutto: ha però della generosità, e tratto più nobile
      della maggior parte degli Svezzesi. È in concetto d'avere il valsentedi 600 mila scudi in terreni, con moltissimi debiti, ma ciò
      gli dà poco fastidio, poiché in quel paese non si trova la via a farsipagare da personaggi di quella condizione: i suoi debiti sono con
      diversi mercanti del Regno, con sua sorella maritata al grand'ammiraglio,
      e, si dice, col conte di Konigsmarck, insomma ha da darea ognuno. Ama i figliuoli, ama la moglie e da essa è corrisposto,
      ha amato assai le donne e non ha favoriti. Fa cortesie a' preti,
      ond'essi gli voglion bene: parla molto d'Iddio con esso loro e fa


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Relazioni di viaggio in Inghilterra Francia e Svezia
di Lorenzo Magalotti
pagine 427

   





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