ostentazione di religione; della quale aver gran fondo, generalmenteparlando, in quel paese non è troppo la moda, in alcuni
per ignoranza, e in altri perché se ne parla tanto famigliarmenteche se ne perde la venerazione. La sua carica gli conferisce grandissim'autorità,
mediante la quale ha l'intera direzione degl'affaristranieri, e per la sua esperienza si rende necessario al re ed
al senato. La sua inclinazione è molto ben conosciuta, per la qualeserve di vincolo l'origine della sua famiglia.
Quelli della sua cabala, e che lo sostengono vivamente, sono:
Pontus, suo fratello, il conte Nils, Gustavo Sparr, il suo figliuolo.
Gli più dichiarati contro di lui, più ostinati, e che gli voglionopeggio sono: il gran tesoriere, Rolamb, Kanut Kureck, Giovanni
Guldenstiern, Gripenhielm, che non è tanto violento, Lindenschiuld;
ed alle volte il Richsdrost, il grand'ammiraglio e qualche altro.
Bielke.>
Il barone Stenone Bielcke sono due anni che è gran tesoriere:
è grande di statura e di bell'aspetto; ha intorno a 60 anni, e sebbenepatisce un poco di gotta e di renella, è da potere campare
un pezzo. È una delle migliori teste del senato: di suavi maniere,
trattabile, e con qualche tintura d'erudizione: dice di quand'inquando sentenze latine, ma un poco grossolanamente, non
essendo di genio troppo delicato. Non è soldato, non avendo servitoche in mare, dove è arrivato sino al posto d'ammiraglio. Fece
un viaggio in Portugallo, capitano d'un di quei vascelli che portanoil sale: dopo condusse un vascello che la regina Cristina
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