donò alla regina di Francia, e sopra di esso il conte della Gardie
quando v'andò ambasciatore; in ultimo fu maggiore nell'ammiralità.
Il suo forte è nella politica, e per essere stato lungo temponella cancelleria è benissimo informato degl'affari del Regno e
di quelli di fuora. Ha di molto credito, senza che apparisca mescolarsinelle cabale. La regina lo fece senatore, ed il re Carlo Gustavo
ne faceva tanta stima che lo volse far cancelliere dopo la mortedel conte Arrigo Oxenstiern; ma il contestabile s'oppose, dicendo
che non conveniva tor lui all'ammiralità essendo egli impegnatonel comando dell'armate di terra. Così e' fu fatto solamente consigliere
della cancelleria, dove col tempo essendo arrivato al secondoposto, da ciò gliene risultò gran credito nel tempo della
minorità: e come che e' fusse ordinato dagli stati che niun senatorepotesse ritener più d'una carica oltre quella di senatore, e' rinunziò
allora quella d'ammiraglio. È stato impiegato ancora in diversimaneggi fuori del Regno, come in Sassonia ed alla corte
di Vienna, Pollonia e Danimarca. Nell'ultime guerre con Danimarca
fu fatto prigione, il che gli servì di grand'avvantaggio,
poiché seppe guadagnarsi la buona grazia del re di Danimarca,
e da quello di Svezia gli furono donati beni per 20 mila scudidi valsente. Non è molto ricco, ma è comodo essendo uomo che
sa maneggiare il suo. Ama la moglie, quantunque non gli lascimaggiore autorità in casa di quello che si convegna; ha di molti
figliuoli.
<Andrea Lilliuche.>
Andrea Lilliuche è grand'oratore, è stimato dotto ed ha sempre
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