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      Ma la verità si è ch’ei non ci parve punto diverso non solamente da quello che si forma nella medesima scatoletta serrata piena d’aria di stato naturale, ma né anche da quello che vi si formò dopo avervi cacciata e stivatavi grandissima quantità d’aria col medesimo schizzatoio. Adunque (dissero alcuni come da scherzo) o l’aria non ha che far col suono, o ella vale in qualunque stato ad ugualmente produrlo.
      La figura LII mostra più in grande l’animella P fatta per dar esito all’aria che di mano in mano si cava dalla scatoletta.
     
      ESPERIENZA
     
      DELL’OPERAZIONE DELLA CALAMITA NEL VOTO
     
      Attaccato un ago allo stesso filo del sonaglio e mostratagli esteriormente la calamita, ne venne dalla medesima distanza dalla qual venne poiché la palla fu ripiena d’aria.
     
     
      ESPERIENZA
     
      DEL SOLLEVAMENTO DE’ FLUIDI NEL VANO DE’ CANNELLINISOTTILISSIMI DENTR’AL VOTO
     
      Tra gli altri effetti della pressione dell’aria è stato da alcuni annoverato anche quello del sollevarsi che fanno quasi tutti i fluidi dentro a’ cannelli strettissimi che in essi s’immergono. Dubitano questi che quel sottilissimo cilindro d’aria che giù pel cannello preme, verbigrazia in su l’acqua, operi più debolmente la sua pressione, per lo contrasto che gli fa nel discendere il gran toccamento ch’egli ha con la superficie interna dell’angustissimo vaso. Dove per lo contrario a giudizio loro quell’aria, che liberamente preme in su l’ampia superficie dell’acqua circonfusa al medesimo cannello, lasciandosi andare sopra di essa con tutta sua forza, ne solleva tanta dentro al cannello, che poi tra ’l momento premente dell’acqua sollevata e quello, tal qual egli è, della languidissima pressione interna, se ne compone uno uguale a quello dell’aria esteriore.


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Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal Segretario di essa Accademia Lorenzo Magalotti
di Lorenzo Magalotti
pagine 165