Allora tenendosi la canna eretta all’orizzonte, col sollevarla e abbassarla gentilmente si fece sì che l’argento di essa concepisse moto; per lo che vibrandosi con reciprochi abbassamenti e risalimenti in ambedue i rami, in ciascuno di quei ritorni dalla parte della rivolta B C D veniva ad uscirne fuori un poco dal beccuccio D; sì che fermata la canna e ridotto alla quiete l’argento, rimase vota di esso una parte del cannellino come G C D. Quivi adunque l’aria premente in G, avvegnaché colata per l’angustissimo canale D C G, non perdé tanto della sua forza che s’arrivasse a scorgere alcun sensibile abbassamento nel cilindro F G. Onde da tutte quest’esperienze e da qualch’altra di simil sorta, che ora non è tempo di raccontare, parve ad alcuni di poter fermare, che quest’opinione del premer più languido che fa l’aria per gli angustissimi seni, presa così assolutamente non sia per sé sola bastante a spiegar questi ed altri simili effetti, ma credono che per lo meno alcun’altra cagione debba unitamente concorrervi.
ESPERIENZA
DELL’ACQUA NEL VOTO
La gentile osservazione fatta dal Boile del bollimento dell’acqua tiepida nel voto, ci rendé oltrammodo curiosi non solamente di vedere un sì bell’effetto e maraviglioso, ma eziandio ci aperse l’intelletto e ci fece venir desiderio di far la medesim’esperienza con acqua naturale e con acqua ridotta col ghiaccio alla maggior freddezza che potesse ricevere senza venire a congelamento.
Si messe per tanto nel vasetto A rappresentato nella figura XLVII dell’acqua naturale non alterata dal grado di sua temperie ordinaria.
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Boile
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