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      E la ragione si è perché, trattandosi d’aver ad agghiacciar artifizialmente un liquore, vuol esser neve o ghiaccio, i quali per triti e pesti ch’e’ sieno e ridotti per così dire in polvere, com’egli hanno il sale si muran subito insieme e s’indurano come sasso, onde non è possibile distribuirli né a via né a verso d’intorno a’ corpi de’ vasi, né assicurarsi che gli fascino ugualmente per ogni parte. Pure, a fine d’abbondare, si mette l’un e l’altro nelle tavole, cioè i gradi del termometro e le vibrazioni del pendolo, lasciando al discreto giudizio di chi legge il valersi col dovuto riguardo di tali notizie.
     
      PRIMO AGGHIACCIAMENTO DELL’ACQUA DI FONTE
     
      Gradi del vaso - Differenze - Gradi del Term.- Diff.- Vibrazioni - Diff.
      Stato naturale 142 139 -
      1 ½ 6 23
      Salto dell’imm. 143½ 133 23
      23½ 64 232
      Abbassamento 120 69 255
      - 20 75
      Quiete 120 49 330
      10 16 132
      Sollevamento 130 33 462
      36 - -
      Salto dell’aggh. 166 33 -
     
     
     
      È da sapere che delle vibrazioni notate in questo e ne’ quattro seguenti agghiacciamenti n’andava 65 al minuto.
     
     
      SECONDO AGGHIACCIAMENTO DELLA STESS’ACQUA


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Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal Segretario di essa Accademia Lorenzo Magalotti
di Lorenzo Magalotti
pagine 165

   





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