Per far poi con diversi modi manifesta al senso la verità di quest’accidente, si fecero le infrascritte esperienze, le quali fondate prima in su la teorica si confermarono dagli effetti.
PRIMA ESPERIENZA
CHE DIMOSTRA L’ALTERAZIONE D’UN’ARMILLA DI BRONZO MESSANEL FUOCO E NEL GHIACCIO, SALVA LA SUA FIGURA
Si fece gettare un’armilla cilindrica di bronzo, (75) e fattala tornire si ridusse a incastrar per l’appunto in un mastietto (76) dello stesso metallo. Questa si messe nel fuoco per breve tempo, e tornata a metter così calda nel suo mastio (77) vi ballava sensibilmente, essendo dilatata dal calore in un’armilla simile ma tanto maggiore, che il dilatamento della sua superficie concava arrivò ad essere di nove parti centesime del suo diametro. Stata ch’ella fu un poco nel mastio, e riscaldatolo del suo calore, tra il ricrescimento di questo e ’l ristrignimento di essa armilla di man in mano ch’ell’andava raffreddandosi, non solamente tornarono a combagiar come prima, ma vennero talmente a serrarsi insieme, che prima che affatto si raffreddassero vi volle forza notabile per distaccarli. Il contrario poi accadeva con agghiacciar fortissimamente l’armilla.
SECONDA ESPERIENZA
PER LA QUAL SI VEDE CHE NON SOLAMENTE PER INSINUAZION DI CALORE, MA PER INZUPPAMENTO D’UMIDO ANCORA PUÒ DILATARSI UN CORPO
Fu fatto un anello conico di legno di bossolo, (78) la di cui superficie concava era con esattissima diligenza tornita e liscia. Fu parimente fabbricato un mastio o porzion conica d’acciaio lavorata al torno, (79) e con perfetto pulimento lustrata e divisa accuratamente in molti cerchi paralleli alle basi.
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