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      Sarà tal peso (che a noi fu intorno alle due libbre e mezzo) misura esatta di quel momento che vien creduto derivarsi dalla leggerezza del vetro A B C D; sarà dunque maggior di quello col quale si resiste al voto, che si ritrova esser di una libbra. Adunque se la leggerezza è quella che fa galleggiare il vetro, avrebbe ad operare il suo effetto col distaccarlo, imperocché la sua forza supera quella dell’attaccamento che le resiste; ma non lo fa; pare adunque che si confermi per questa seconda esperienza ancora quel che nell’altra si concludea, cioè che quel che solleva la palla d’avorio e ’l vetro è altro che leggerezza.
     
      ESPERIENZEINTORNO ALLA CALAMITA
     
      Conciossiacosaché le maravigliose operazioni della Calamita siano un largo pelago, dove per molto che ci abbia dello scoperto, rimane verisimilmente assai più da scoprire; noi non siamo stati finora cotanto arditi d’ingolfarci per esso, benissimo accorgendoci che il tentare in quello nuovi ritrovamenti richiede un intero e lunghissimo studio, e quello non interrotto da altre speculazioni. Non creda però alcuno che con queste due o tre osservazioni sopra tal maniera noi ci pavoneggiamo d’aver arrecato qualche gran lume nella Filosofia Magnetica; imperocché pur troppo ci avveggiamo esser queste notizie assai ordinarie e per avventura non del tutto nuove, come quelle che non sono state prese di mira in una determinata applicazione di lavorare intorno alla Calamita, ma o sono state rinvenute incidentemente o ricercate per fini particolari di qualche Accademico.


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Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del Serenissimo Principe Leopoldo di Toscana e descritte dal Segretario di essa Accademia Lorenzo Magalotti
di Lorenzo Magalotti
pagine 165

   





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