Anche adesso che quel tempo è lontano, anche adesso, mi pare di vedermelo lì dinanzi e di sentir la sua parola affettuosa e persuasiva. Usava portare brache di traliccio, le gambe nude e scalzi i piedi, indossando una camicia rozza, sì, ma pulita - chè la nettezza amava assai, come i contadini della mia valle -, con le maniche rimboccate fin sopra i gomiti; il cui sparato, sempre aperto, lasciava vedere il largo petto con peli bianchi e neri, le costole salienti e la pelle lucida e bronzina.
Tomaso soleva anche coprire il capo col tradizionale berretto rosso, a guisa dei contadini liguri, che ricordavano sempre con piacere i tempi della Serenissima; usanza, ahimè, passata di moda come tant'altre assai diverse e forse migliori delle presenti, E quando avveniva che m'imbattessi in lui curvo sull'aratro o intento a zappare la terra, io rimanevo tra meravigliato e commosso osservando quella sua testa calva, che a’ raggi del sole mandava baleni di brunito metallo.
Un giorno, sul far della sera, io passava vicino al suo campo.
- Ehi, Griso, che stai facendo?
Si volse, e con cera sorridente:
- Ah! siete voi... - rispose -; la solita vita.
- Come va la salute?
- Bene, grazie a Dio. A’ giovani non si domanda -; e intanto fermava i buoi.
- Non c'è male - dissi -; hai nuove da darmi?
- Le nuove le sanno lor signori, che leggon le gazzette; per la povera gente, sempre la stessa ruota; casa e campagna, campagna e casa,... e un po’ di chiesa alla festa.
- Facevo così per dire; sai quanto m'è caro scambiar due parole con te.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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Serenissima Griso Dio
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