... in un libro?...
- Vedi, in principio, si leggerebbe A Tomaso Giona, in contrassegno d'affettuosa amicizia.
- Uhm! - sclamò dondolando il capo - non mi par molto serio: o non sapete ch'io non so leggere, nè scrivere?
- Era per far conoscere che ti tengo in conto.
- Capisco; ma se non so leggere....
Mortificato e indispettito:
- Non importa, soggiunsi: un regalo è sempre un regalo, per quanto meschino.
- Ve ne sono grato; ma questa è roba da signori e da gente istruita. Io sono un becchino.
- Sei un uomo probo ed onesto.
- Oh, per questo! - E si grattava la nuca.
- Insomma, non te l'avrai mica a male?...
- Fate come vi piace; non se ne parli più.
- Ah! - Non seppi ringraziare altrimenti.
Ci fu un silenzio d'alcuni minuti, interrotto dai rintocchi della campana.
- Per chi si suona? - domandai.
Rispose serio:
- Portano il viatico a Caterina Dell'Olmo. Poveretta! dopo tanto soffrire, e alla sua età!...
- La morte non ha riguardi.
- È vero; ma la gioventù che si spegne, stringe sempre il cuore: quando s'è vecchi...- E alzò le spalle con incuranza.
- E chi ne assicura che tu andrai prima, e io dopo?
- Nessuno; ma oltre la vecchiaia non si va.
- Sapresti dirmi se hai seppellito più vecchi che giovani?
- Questo è un altro par di maniche. Volete un consiglio? Pensate a vivere e a star allegro.
- È buono e l'accetto; ma ora ti vorrei domandar qualcosa, che mi sta a cuore.
- Dite pure; son qui per ascoltarvi.
- Tu m'hai visto fanciullo correr coi compagni per le vie del borgo, con essi giuocar per le piazze; e quando a prender l'erta dei monti, quando a saltar siepi e fossi, o a scovar nidiate sugli alberi pei campi.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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A Tomaso Giona Caterina Dell'Olmo
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