L'illusione della fantasia ripeteva:
O monte Santo,
Qui le tue lodi,
Ma in mesti modi,
Prendo a cantar:
Ora io voglioQuel Sacro Scoglio,
Che tu reggesti,
Qui rammentar.
....................
Questa è la balza,
Son questi i sassi,
Che co’ suoi passiPietro illustrò:
Poichè ad un direDi Roma uscire
Tutti i giudeiClaudio obbligò.
..................
Qui alzò d'Italia
La prima chiesaSenza contesa,
Senza rumor.
Qui battezzava,
Qui celebravaIl sacrificio
Del Redentor.
..........................
Toiran felice,
Primo paese,
Che, alla palese,
Presso di sè,
La Chiesa, erettaSu quella vetta,
Pietra di Cristo,
Goder potè!
Or, Monte, addio;
Tutti i gran vantiChe avesti avanti,
Sepolti stan:
I privilegi,
Diplomi e pregiDi tanti Papi,
Son tutti invan.
Caro San Pietro,
Che qui, sopranoAl tuo Toirano,
Gradisti star;
E chi mai volleDi questo colle
Il sacro Albergo
Così atterrar?
Di certo, vivo e sincero, o buon Sicherio, fu il tuo mistico ardore, e grande e profonda la tua fede; ma ahi! tanto e così crudele strazio non meritava davvero la balda e festevol Musa dell'Alpe nostra!(8)
Io pensava a’ monaci che, ricoverati su questa cima deserta, durarono in lotta per secoli contro i venti, le nevi e le procelle qui dominanti, e venivo tessendo con la mobile fantasia quella vita di astinenze e disagi, di preghiere e di pace cenobitica; mi riportavo al misero stato di quei tempi, alle difficoltà e a’ pericoli delle vie di comunicazione, ai rapporti incerti della vita civile, alla mancanza de’ commerci, alla povertà primitiva delle industrie....
Or, chi ricorda più i nomi di quegli umili frati?
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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