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      ... A poco a poco rivivono i be’ ricordi della gaia giovinezza: i primi studi, le prime speranze, i primi sospiri d'amore e la vacua prosopopea degl'entusiasmi innocenti; fantasime a frotte, che passano dinanzi all'accesa fantasia per lasciar subito nell'animo l'amarezza d'un profondo sconforto. Mi recai la destra alla fronte traendo un lungo sospiro, e, seduto di nuovo sull'erta, stetti contemplando la sottoposta pianura, il borgo vetusto decapitato delle nere sue torri, l'alveo biancheggiante del torrente, la svarianza gradita dei campi, l'aspetto solenne delle montagne......
      - O quiete di spechi misteriosi; o sponde ombrose e fiorite; o laghi di chiare, fresche e dolci acque; o ripe solitarie de’ folti e mesti uliveti; o vette speculate della Torretta e di Monterotondo, dove scomparve il fįscino delle vostre sante ispirazioni? Che n'č dell'influsso maliardo dei vostri silenzi altissimi?
      «Tutto č svanito, tutto č perduto! Una larva l'amore, una larva la fede, una larva la vita!» E, desolato e stanco, nascosto il capo fra le mani, piansi.... in tutta la desolazione della povera anima mia.
     
      CAPITOLO III.
     
      Pił in alto - Dalla vetta di Monte Calvo
      Incontro inaspettato.
     
     
      RIFOCILLATOMI con parco cibo, e tornata la serenitą dell'animo, presi la breve scesa a sinistra del San Pietro, risoluto di toccare la vetta di Monte Calvo; nč andņ guari che cominciai a salire l'erta, dove non orma di piede umano, nč indizio di sentiero, ma solo cespugli e rovi e nocciuoli, e poi sterile e nuda landa. Spirava un'aura agretta e uggiosa, impregnata di fragranze selvatiche.


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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze
1900 pagine 256

   





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