Solo i più vecchi biascicavano preghiere misteriose -(13).
«Particolari a parte, la sostanza si rassomiglia; e la leggenda di Peggia mi fa anche pensare per associazion d'idee al III Canto dell'Inferno dantesco, ossia a
... quelle anime, ch'eran lasse e nudedinanzi
Al nocchier della livida, palude,
le qualiBestemmiavano Iddio e i lor parenti,
L'umana specie, il luogo, il tempo e'1 comeDi lor semenza e di lor nascimenti.
«Qui chiudo il poscritto e vi dico addio.»
CAPITOLO II.
La vicenda di Pietro Bailardo - Il vecchio Papirio e le fiabe loanesi -
Il gufo del torrione Doria -
Il Sabba delle streghe ai prati di S. Agostino e al Fontanino -
Storia del sacco meraviglioso - La strega di Bosco Negro -
Il folletto augurale - Il ballo di S. Isidoro - La campana di porta Passorino -
Fuochi fatui al monte Carmelo e dieci mila morti.
OGNI paese ha le sue leggende, che il popolo tramanda di generazione in generazione, arricchendole di particolari ed abbellite coi colori della fantasia. Seduta al fuoco, nelle fredde sere del verno, la vecchia nonna le racconta ai nipotini i quali, attenti e curiosi, pendono dal suo labbro, ora adescati al sonno dalla narrazione lunga, ora perdendolo, impauriti dalle avventure strane. Spesso le leggende allietano o impietosiscono gli animi giovanili, e li innamorano ad opere forti.
Una volta era comune nei nostri paesi la storia di Pietro Bailardo, il famosissimo mago di Salerno, che operò tanti prodigi con la lettura del suo libro diabolico, e che, cavalcando un diavolo zoppo, riuscì a sentire le tre messe di Natale, visitando prima S. Pietro in Roma, poi facendosi recare a Compostella, dove venerò le reliquie dell'apostolo Giacomo; giunse in fine in Gerusalemme, nella basilica del Santo Sepolcro, in cui fece con somma divozione tutte le sue divozioni con copiose lagrime, pregando Sua Divina Maestà, che gli perdonasse i suoi enormi peccati, che nel tempo di sua vita aveva commessi.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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