Qui, a sfidarvi tutti quanti,
Razza infame di birbanti.
Becchi, sorci, rospi, diavoli,
Su, venite a piantar cavoli.
Qui! Siam pronte, ecco il momento:
Tutti e tutte al gran cimento!
Un istante di silenzio, e poi:
UNA PARTE DI STREGHE.
Ih! ih! ih! Oh! oh! oh!
Il buon pro! Il buon pro!
ALTA PARTE DI STREGHE.
Lippe, lappe! Lippe, lappe!
Come è dolce il tippe, tappe!
CORO GENERALE.
Ci-co-cù ! Ci-co-cù!
Viva re Belzebù!
CORO PARZIALE LENTAMENTE.
Ci-co-cù!
Bel-ze-bù!
Allora il Sabba diveniva sbrigliatissimo, furente. Le scope, i fusi, i bastoni si urtavano per ogni verso fra cupi strepiti, urli, cachinni, grugniti, spasimi, fremiti, languori. E qua e là streghe convertite in cespugli, e si vedevano code di majali agitarsi, e zampe di caproni fare la ridda.
È voce che in mezzo al baccano immondo uno de’ più maligni spiriti folletti accendesse le febbri del delirio; un folletto mingherlino con due occhietti di sparviero e un nicchio tarmato in testa, il quale assumeva anche le forme di frate zoccolante, menando furiosi colpi di cordiglio sulla schiena e sulle gambe di satiri furenti e di baldracche inviperite. Tra queste si mostrava imbestialissima la Gattona, detta la Lupa del Buranco, celebre per le sue avventure nella valle di Toirano, e cotta disperatamente di un folletto dalle apparenze di fra Dondolone....
Qualche volta, invece dei prati di Sant'Agostino, le streghe si raccoglievano tutte al Fontanino. Si appalesavano con uno stormire misterioso di fronde, sempre dalla mezzanotte in giù; poi cominciavano i pissi pissi, i cicalamenti, i cachinni e gli scrosci di risa sguaiate sino a’ bisticciamenti, agli urli, ai fremiti.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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Belzebù Sabba Gattona Lupa Buranco Toirano Dondolone Sant'Agostino Fontanino
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