La mortalità fu eccessiva, e fu calcolato che morissero circa diecimila militari, che furono seppelliti nella villa del suddetto convento, parte di questi ancora vivi. Nessuno registro venne tenuto dalla Comunità dei defunti in tale occasione, e neppure dal Parroco, perchè molti abitanti morti in quell'epoca, furono portati molto tempo dopo nel catalogo dei defunti; e questo è il motivo per cui con molto mio dispiacere non posso soddisfare al desiderio espressomi colla preg.ma sua dei 31 maggio ultimo scorso concernente il militare Denis Artaud che morì in quell'epoca.
«Nel desiderarmi miglior occasione, onde poterla servire, mi riprotesto con tutto il rispetto
«Il Vice-Console di Marina
NICOLÒ SEPP»(20).
CAPITOLO III.
Streghe e folletti a Toirano - Apparizioni -
S. Pietro in carne ed ossa - Sue grazie -
Storia di Berta - L'Ognissanti - La notte dei morti -
Il caso di Matteo - La lupa del Buranco.
A Toirano il carattere delle fiabe o leggende è men furbesco e mondano; e forse, chi avesse vaghezza di raffrontare tali manifestazioni della tradizione e dei pregiudizi popolari, ne’ vari borghi e città della Liguria, forse, ripeto, insieme a una comunanza d'indole e di carattere, troverebbe pure una dissonanza d'usi e tendenze speciali, dipendenti naturalmente dalla varietà di clima, d'inclinazioni, coltura e storia locale.
Ivi, dunque, i folletti apparirebbero men noiosi e maligni che altrove; s'accontentano solo di spegnervi qualche volta il lume - dispetto, come si vede, innocuo -, di mandar qualche fischio, grido, sospiro e che so io.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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Comunità Parroco Denis Artaud Vice-Console Marina Toirano Pietro Berta Ognissanti Matteo Buranco Toirano Liguria
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