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      Onde era solito narrare che, avvicinandosi il giorno della presa di possesso, o insediamento, della parrocchia, ei viveva in grande irrequietezza, perchè non gli erano ancor giunte dal vescovo di Albenga le relative bolle. Quand'ecco una notte gli appare la immagine della madre, che lo rassicura della felice notizia.
      - Figlio mio - gli dice -, tutto è fatto; sarai contento.
      - Svegliatosi, il mattino, prete Bepollo riceve per posta le bolle tanto desiosamente attese da vari giorni.
     
      Una famiglia di modesti proprietarî perde una cara figliuola ventenne, una ragazza belloccia, modesta e laboriosa, che appunto co’ suoi lavori straordinari era riuscita a farsi un peculio, un gruzzoletto opportuno pel sognato giorno delle nozze. Quella perdita fu una desolazione pe’ genitori. Non era però ancora passata una settimana dal seppellimento, che nell'alta notte la povera madre se la vede comparire dinanzi a guisa di persona viva.
      - Sei tu, Rosina?
      - Sono io, mamma, e vengo ad avvertirvi che ho lasciato nella tasca della veste da festa i pochi risparmi fatti lavorando nelle ore perdute. Aprite la cassa, frugate e troverete: è una sommetta che vi torna a proposito: per metà ne farete dire tante messe a suffragio dell'anima mia, l'altra vi sollevi dalle angustie.
      - O figliuola mia dolce, Dio ti benedica; ma dimmi dove sei tu ora? come stai? Chi ti manda a me?
      La fanciulla rispose con un sorriso, e si allontanò subito da lei.
      La madre accende il lume, balza dal letto, va alla cassa, l'apre e, frugato nelle tasche della veste, trova la somma precisa, indicata.


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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze
1900 pagine 256

   





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