A una buona e gentile ragazza, morta non ha guari, accadde quest'altra.
La campana della parrocchia chiamava i fedeli alla chiesa, una mattina dell'ottavario dei morti. Faceva un tempo indiavolato e la fanciulla, delicata e sofferente, non si sentiva di lasciare il calduccio del letticciuolo.
Ed ecco la voce della perduta genitrice a rimbrottarla:
- O figlia, perchè non vai a pregare pe’ tuoi morti?
- Mamma mia, lo sai bene, da un po’ di tempo non mi reggo in piedi; una tosse maligna mi rompe il petto. Non vedi? - E un impeto violento le tolse la parola. Quando fu cessato:
- Si sta così bene, riprese, sotto le coltri! Pregherò dal letto; l'intenzione mi basti.
- Prega pure, prega, figliuola mia, e ti ricorda di me.... e delle anime sante del Purgatorio.
Poi silenzio perfetto.
Era proprio stata la voce della madre; la giovane ripeteva e giurava che l'aveva sentita come quando era viva.
A volte le apparizioni fanno persin conoscere lo stato di un'anima nella vita di oltretomba; ecco il caso.
Dominica N., poi moglie di Stefano C.***, viveva in stretta amicizia con Adele R.***, l'una e l'altra intime come sorelle.
Un dì ne pensarono una singolare; sentite.
«Chi di noi due muore prima, promette con giuramento di venir a dire alla vivente come si sta nell'altro mondo?»
- Lo giuro!
- E anch'io.
L'anno di poi, ammala gravemente l'Adele; la Dominica è al capezzale di lei, e l'assiste. Intanto, le ricorda la promessa.
- Sta’ pur sicura; se così vuole il Cielo, t'accontenterò.
Il giorno seguente, la poveretta era morta.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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