- Disgrazia, disgrazia! Su presto, accorrete!
- Michelaccia, che hai? Michelaccia, che dici?
- Disgrazia, disgrazia! S'è buttato un uomo nel Buranco.
- Ch'è stato? Che cosa?
I monelli, le donne, i curiosi le si fecero attorno e presero a deriderla, secondo il solito.
- Dico che un giovane s'è buttato giù nel Buranco: accorrete, accorrete!
- O Michelaccia, n'hai sempre delle tue! Quale giovane dunque? Che vai sognando?
- Un giovane, che vidi io stessa con questi miei occhi, sapete. Poveretto! E come bello nella sua assisa di soldato! L'ho visto con questi miei occhi, vi dico, e lo sentii ripetere queste voci strane: Cia! Cia! Cia! Poi, prese a correre all'impazzata, si strappava i capelli e, alzando le mani al cielo, fuor di sè, piangente, furibondo, giù nel precipizio....
- Cia! Cia! Cia! - le gridavano attorno i fanciulli, facendole mille scede e scherni.
- Cia! Cia! Cia!
- Michelaccia è invasata - osservavano le comari impaurite.
- Ne avrà cioncato qualche bicchiere di più.
- Non crederei,.. se non è acqua del Varatela!...
- Anche l'anno passato ce l'ha fatta ber grossa: quella del ponte del Diavolo.
- E l'altra della tana delle Streghe?
- Ricordatevi la comparsa del serpente....
Un subisso di urli copriva la sua voce; ma essa gridava:
- Ve lo giuro sull'anima mia, l'ho visto co’ miei propri occhi. Poveretto, che orrore!
Lo stuolo dei ragazzi assordava:
- Cia! Cia! Cia!
Ed essa imperterrita:
- Oh, credetemi, nel nome di Gesù, credetemi. Le sento ancora le parole: Cia! Cia! Cia!
E la dolorosa scena sarebbe ancora durata, se il servente del comune non avesse presa per un braccio la disgraziata Michelaccia, inducendola a ritirarsi nella sua vicina stamberga; e così fu dispersa la turba dei curiosi e dei maligni, la quale minacciava sempre più d'ingrossare lo scandalo.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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