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      Qual meraviglia che quegli sventurati vengan su fra paure e sgomenti, e ne ammalino - soprattutto de mâ baggiêu - per opera delle streghe?
     
      CAPITOLO VII.
     
      Stregamenti, rancori, odii, vendette - Apparizioni, basuotti o folletti -
      Preti, esorcismi, benedizioni - Modi di conoscere le streghe -
      Ancora il Buranco.
     
      LA credenza nelle streghe sussiste, suscita e mantiene rancori, odii e vendette; vivono tuttavia gli attori del dramma che sto per narrare.
      A un certo Santo un giorno s'ammala un amor di figliuola; n'è costernato e non sa darsi pace.
      - Chiamate il medico - gli dicono -, se volete salvarla.
      - Il medico? - risponde con riso sardonico - Ah, lo so io chi le ha dato il male, lo so. È quella stregaccia di Caterina B***; ma l'ha da fare con me, l'ha da fare. O guarirla subito, o la strozzo com'è vero che son cristiano. - E, brandito un coltellaccio, va difilato alla casa di lei, la trova, e, afferrandola pel collo: «La mia bambina - le dice furente - sta morendo per il tuo maleficio; in nome di Dio, o me la ridai sana, o ti scanno.»
      Atterrita, la disgraziata non riusciva a fiatare.
      - Non rispondi? Risolvi? Vedi... - e le faceva balenare sugli occhi il coltellaccio - O la guarisci, o ti va sino al cuore.
      La Caterina con un fil di voce:
      - Ma che so io di tua figlia? Ti giuro....
      - Le hai dato il precêusciu, birbona; a te il guarirla!
      - Credimi, in nome di Dio.
      - Ti scanno....
      Accorrono al rumore i vicini; è un chiedere, un gridare, un maledire, e il più lesto e forte riesce ad afferrare la mano del Santo, che, cieco d'ira e vendetta, stava per far la festa alla poveretta.


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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze
1900 pagine 256

   





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