Ma rompeva egli veramente l'incantesimo con la discesa? La descrizione che ne ha data(34) era la vera ed esatta?
La risposta alle pagine seguenti.
II.
Effetti d'una conferenza - Proponimento d'esplorare il Buranco e titubanze tardive -
Al ponte della Cŕ dei Sappi - S. Lucia, il santuario e la fiera del 13 dicembre -
La processione del giovedě santo - Il ponte del diavolo -
La regione degli Edifizi e i monaci di S. Pietro.
IL 24 settembre del passato anno, sulle dieci del mattino, nella sala comunale del palazzo Doria in Loano, assecondando il vivo e grazioso invito dell'Associazione fra gl'insegnanti elementari del circondario d'Albenga, presieduta dal bravo Vincenzo F. Molle, al cospetto di quei signori maestri e maestre e d'un pubblico colto e numeroso, io teneva una conferenza sopra la leggenda del Buranco, limitata alla prima parte di questo lavoro, ossia alla storia di Rosalba e di Gemisto(35).
A mezzogiorno, gl'insegnanti e il conferente si univano a fraterno simposio nella locale trattoria del signor Perelli, passando ivi un'ora gioconda fra affettuosi e scambievoli conversari e richiamando cari e lontani ricordi. Quand'ecco, in sui brindisi, presentarsi il dottor Bartolomeo Garasini di Toirano, uditore della conferenza, il quale in modo risoluto e gioviale, raddoppiando l'allegria, proponeva calorosamente una gita al Buranco nella stessa settimana, una gita, s'intende, per calarsi nella voragine ed esplorarne il fondo. «Vogliamo vedere - diceva - l'abisso in cui Gemisto ha precipitato Rosalba; vogliamo partecipare all'orrore della sua lunga sospensione.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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