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      La concorrenza straniera portò a poco a poco la decadenza, e nel secolo scorso il monastero non aveva più che una cartiera a due ruote»(40). Pare quindi che gli Edifìzi superiori e inferiori fossero una delle più ricche possidenze stabili di quei monaci; possidenze industriali, che mantenevano un discreto movimento commerciale e di qualche importanza in ragione dei tempi.
      In fatto, nessuno ignora che allora l'opera dei religiosi, dei Benedettini in ispecie, era dovunque civile e feconda alle popolazioni. Al lavoro manuale, delle industrie e della coltura dei terreni preponevano vassalli, giornalieri e servi. Nella donazione fatta da Carlo Magno all'Abbazia di S. Pietro venne pur compresa una specie di servi della gleba, che costituivano come una cosa sola col fondo, ai quali correva obbligo di lavorarlo e coltivarlo; e poichè l'abbate era signore dei luoghi in quella descritti, molti de’ vassalli che li abitavano, trovavansi pure servi del monastero, taluni, servi nel senso assoluto della parola, altri, servi caldi ossia di una certa dipendenza, tenuti cioè a dare o a fare al monastero alcune determinate prestazioni(41).
      Con tali mezzi i nostri monti furono ridotti, per quant'era possibile, a coltura. Si piantarono olivi, che formarono poi la principale nostra ricchezza, e là verdeggiarono prati, altrove sorsero filari di viti; e fichi, peri, mandorli e ogni altro albero fruttifero ci diedero frutti squisiti, consolando di amiche ombre la valle romita. È volgare tradizione che l'arginamento del Varatella, dalla regione Canaparo al mare, si debba ai monaci i quali riuscirono appunto a ultimarlo col lavoro dei servi e con prestazioni determinate; argine oggidì presso che scomparso per la furia delle piene e l'opera devastatrice del tempo: tali i ricordi di uno svolgimento civile ed ecomico che pur fece tanto bene alle nostre popolazioni, più religiose e felici delle presenti.


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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze
1900 pagine 256

   





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