Da principio gli studiosi, nell'esplorare tane, caverne e simili cavitā non intesero che a sviscerare il fenomeno della formazione delle concrezioni calcari, stalattili e stalagmiti, poco o punto, e solo per incidenza, ponendo mente ai fossili in quelle trovati o diseppelliti; simili oggetti non destavano certo l'alto interesse che viene oggi loro attribuito(53).
Quale progresso scientifico in un periodo di tempo cosė relativamente breve!
Notevoli soprattutto, per gli avanzi che di sč vi lasciarono antichissime genti, sono le tane o caverne del Colombo, della Bāzura - Strega - e del Pastore o Livrea.
Le due prime vennero minutamente esplorate dal prof. sacerdote Niccola Morelli, degno discepolo dell'Issel, intorno alle quali ei fece un'accurata relazione, che ci serve di guida(54).
La tana del Colombo si apre a un'altezza di 225 metri circa sul livello del mare, distante suppergių una trentina dalla grotta di S. Lucia, verso tramontana. Vi si sale molto a disagio, anzi con pericolo, fuor del cancello del piazzale del santuario, scalzi, e arrampicandosi per l'erta. Lo speco č una specie di corridojo quasi rettilineo, lungo una cinquantina di metri e press'a poco della stessa larghezza dellimboccatura, che ne misura 4,50. Nel fondo a destra di chi entra, s'apre un cunicolo di altri 15 metri, che, piegando a levante si biforca in due propaggini minori, dove si procede carponi. A sinistra, mette in una vasta sala, disposta con quello ad angolo retto, lunga 40 metri e larga 20 con ampia volto ad arco, alta 12 metri dal suolo all'incirca, sorretta da una specie di pilone della medesima roccia.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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