Ciö nòmme de Maria tûtto ö mâ se ne vadda via!
San Cöximo e San Damian chi ghe mettan e sô sante man!
«Santa Vergine Maria, vi dono il mio cuore e l'anima mia! Fate che il male scompaia come scompaiono le goccie d'olio che immergo nell'acqua.»
In così dire versa, una dopo l'altra, tre goccie d'olio nell'acqua.
Se il paziente è malefiziato, le goccie si dileguano, e allora bisogna ripeterlo tre volte consecutive dopo il tramonto del sole, e versare il contenuto del piatto ai quattro angoli della casa.
(34) Il racconto della discesa con tutti i suoi particolari mi venne fatto dal medesimo Pietro Canavese, il mattino del 20 settembre 1893, nel mio studio a Toirano; racconto e particolari confermatimi poi nel settembre dell'anno successivo dal giovane Andrea Maineri, lo stesso che fece parte dell'impresa.
(35) Vedi Conferenze magistrali del Circolo di Albenga, 1894-95, ecc.; Loano.
(36) Tra le donne di Sicilia, la siracusana vanta il suo occhio nero, disegnato perfettamente, vellutato, pieno di espressione e di fuoco, occhio orientale che gode il primato dell'isola. Santa Lucia, nata in Siracusa sul volgere del terzo secolo da ricca e nobile famiglia, venne educata da genitori cristiani nelle massime della più pura pietà. Secondo una leggenda siciliana, anzi siracusana, fra i non pochi amanti, o vogliosi di lei, rimase accesissimo Pascanio, governatore di quella città per i romani, preso soprattutto dalla bellezza meravigliosa degli occhi: ma, disdegnandolo la vergine, un di eroicamente se li cavava presentandoglieli poi in una tazza, per disprezzo di sè medesima.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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