(38) Nella mia giovinezza, a metà del corteo o processione, tra le fila dei confratelli, quattordici adolescenti, imbacuccati nelle rispettive lor cappe, portavano ciascuno, fisso a un'asta, un disco, che dalla forma dicevasi, volgarmente, focaccia: ogni disco rappresentava in pittura le quattordici stazioni della Via crucis.
Pare che que’ giovinetti, anzi che presi da pietà e raccoglimento religioso, fossero amanti di ripetere le sguaiataggini e i lazzi degli antichi giudei; chè a ogni tratto e fra il canto dei padri, era un picchiar di focaccie o dischi da far perdere la pazienza ai divoti. I rabbuffi, gli scapaccioni e le tirate d'orecchi, che seguivano, secondo i casi, ad ammonimento, non riuscirono mai a tener in carreggiata que’ diavoletti, i quali rifacendosene poi con picchi e ripicchi troppo violenti e sonori, ridussero le povere stazioni della via crucis in coś misero stato, da esser giudicate degne di servir da giocattolo a’ topi nei vecchi e polverosi armadi della sacristia dell'Oratorio.
(39) Archivio municipale d'Albenga, pergamena 215, cat. I, vol. III.
(40) Avv. PAOLO ACCAME, Storia dell'abbazia di S. Pietro di Varatella, pagine 83-84. Albenga, tip. CROVIOTTO, 1893.
(41) Idem, pag. 39.
(42)Fu la paura che, prima, crẹ nel mondo gli Dei: STAZIO, Tebaide, I. III, v. 661.
(43) Rig. Veda, IV, pag. 157.
(44) La creazione dell'uomo e i primi tempi dell'umanità, ecc. Milano, Sonzogno, 1887.
(45) A. JOVACCHINI, La formazione della vita nello spazio e nel tempo. Lanciano, 1891.
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La leggenda del Burando
Streghe folletti e apparizioni in Liguria
di Baccio Emanuele Maineri
Tipogr. Franceschini Firenze 1900
pagine 256 |
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