Non spetta a me, parte troppo interessata nella vertenza, il dare un giudizio definitivo. E d’altronde questi avvenimenti sono di parecchi anni posteriori al periodo di cui si tratta in questo libro, e non è il caso di approfondirli e documentarli qui. Forse lo stesso Nettlau, che ha o può procurarsi il materiale necessario e che possiede quelle doti di imparzialità e serenità che forse in questo caso mancherebbero a me, ci narrerà un giorno quel periodo critico dell’Internazionale italiana, in cui essa cessò di chiamarsi l’Internazionale e si scisse in partito anarchico e partito socialdemocratico.
A me basti constatare che tutte le nostre previsioni sulla degenerazione in cui sarebbe caduto il socialismo fattosi legalitario e parlamentarista si sono purtroppo verificate, ed al di là di quello che noi stessi pensavamo.
b. L’evoluzionismo di P. Kropotkin3
Pietro Kropotkin è senza dubbio uno di quelli che hanno contribuito di più - forse più che gli stessi Bakunin ed Eliseo Reclus - alla elaborazione e alla propagazione dell’idea anarchica. Ed egli ha perciò ben meritato l’ammirazione e la riconoscenza che tutti gli anarchici hanno per lui.
Ma, in omaggio alla verità e nell’interesse superiore della causa, bisogna riconoscere che l’opera sua non è stata tutta ed esclusivamente benefica. Non fu colpa sua, al contrario, fu l’eminenza stessa dei suoi meriti che produsse i mali ch’io mi propongo d’indicare.
Naturalmente Kropotkin al pari di ogni altro uomo, non poteva evitare ogni errore ed abbracciare tutta la verità. Si sarebbe dovuto quindi profittare della sua preziosa contribuzione e continuare la ricerca per raggiungere nuovi progressi.
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