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      L’odio non produce l’amore, e con l'odio non si rinnova il mondo; e la rivoluzione dell’odio o fallirebbe completamente, oppure farebbe capo ad una nuova oppressione, che potrebbe magari chiamarsi anarchica, come si chiamano liberali i governanti di oggi, ma che non sarebbe meno per questo un’oppressione e non mancherebbe di produrre gli effetti che produce ogni oppressione.
      b. Il rifiuto del terrorismo amorfista5
      Lettera a Luisa Minguzzi Pezzi
      ...In Italia non si ingannano se credono che nella questione Ravachol io sono d’accordo con Merlino, perchè infatti lo sono, almeno nel punto di vista generale. Molti giornalisti sono venuti a domandarmi la mia opinione, ed io gliela ho detta francamente; ma poi nessuno l’ha pubblicata, forse perchè io ad evitare falsificazioni ho voluto dettarla.
      Revachol mi pare un uomo sincero, devoto alla causa, forse anche buono di cuore ma traviato da un falso ragionamento fino al punto di assassinare nel più feroce modo un vecchio impotente ed innocuo. Ma non è per Ravachol personalmente che noi sentiamo il bisogno di protestare; è per le difese che fanno di lui certi suoi amici. L’uno dice che Ravachol ha fatto bene ad uccidere il vecchio, perchè “era un essere inutile alla Società”; un altro dice che non vale la pena di far chiasso per un vecchio che “aveva pochi anni da vivere” e così di seguito. Il che vuol dire che questi anarchici che non vogliono giudici, non vogliono tribunali, si fanno poi essi stessi giudici e carnefici, e condannano a morte e giustiziano quelli che essi giudicano inutili.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





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