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      2. Antiparlamentarismo
      ed elezionismo
      1. LA TRUFFA PARLAMENTARE18
      a. L’inefficienza dei parlamenti e i problemi del movimento operaio.
      Il socialismo fin dal suo nascere, coll’arme della critica positiva, che si appoggia sui fatti e dei fatti cerca le cause e prevede le conseguenze, aveva fatto giustizia del suffragio universale e di tutta quanta la menzogna parlamentare. Che se non lo avesse fatto, esso non avrebbe avuto ragion di esistere come idea e partito nuovo: e si sarebbe confuso con l’assurda utopia liberale, che aspetta l’armonia, la pace, ed il benessere generale della lotta, liberamente combattuta (sic), tra gente armata di tutta la ricchezza e di tutta la forza sociale e poveri derelitti cui manca il tozzo di pane.
      Il socialismo, nell’accezione più larga e più autentica della parola, significa la società fatta strumento di libertà, di benessere e di sviluppo progressivo ed integrale per tutti i membri, per tutti quanti gli esseri umani. Partendo dalla verità fondamentale che l’evoluzione delle facoltà morali ed intellettuali presuppone la soddisfazione dei bisogni materiali, e che non può esservi libertà dove non v’è uguaglianza e solidarietà, esso riconobbe che la servitù in tutte le sue forme, politica, morale e materiale, deriva dalla dipendenza economica del lavoratore dai detentori della materia prima e degli strumenti da lavoro. E dopo aver cercato a tentoni la sua strada, e prodotta una serie di progetti artificiosi ed utopistici, trovò infine la sua base saldissima nel principio, scientificamente dimostrato, della giustizia, utilità e necessità della socializzazione della ricchezza e del potere.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





Antiparlamentarismo