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      I privilegiati non cedono che alla forza od alla paura. Se anche nel regime attuale è possibile un qualche miglioramento, il solo modo per ottenerlo è di agitarsi fuori e contro i corpi costituzionali, mostrando la ferma decisione di volerlo a qualunque costo. Affidare ai deputati il patrocinio della volontà popolare serve solo per fornire al governo il mezzo di eluderla e per trastullare il popolo con vane speranze.
      b. Le menzogne del socialismo legalitario e le insidie della democrazia borgheseFra le due frazioni in cui si divideva il partito socialista, gli autoritari dovevano naturalmente sentire minor ripugnanza per la tattica parlamentare poichè (salvo l’intermezzo di un periodo rivoluzionario nel quale per via dittatoriale si sarebbe trasformata la costituzione economica della società) la forma politica cui essi aspiravano era una forma qualsiasi di parlamentarismo. Conservare nel popolo il rispetto del principio di autorità, e sviluppare in lui l’abitudine di abbandonare in mano altrui la propria iniziativa e la propria forza, poteva entrare nelle loro mire, poichè avrebbe facilitato il loro compito il giorno in cui fossero riusciti ad afferrare il potere.
      Ma accettando, di fatto se non in teoria il parlamentarismo nell’attuale ambiente economico, e sperando e facendo sperare delle riforme e dei miglioramenti dall’opera dei poteri legali, essi cessarono di essere rivoluzionari, cessarono in pratica di essere socialisti e divennero, o van diventando, dei semplici democratici, repubblicani dove c’è la repubblica, monarchici dove c’è la monarchia, di cui tutto il programma si riduce al suffragio universale… salvo, ne conveniamo, le aspirazioni teoriche, che il suffragio non potrà mai attuare.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338