O socialisti, uomini semplici e puri, cui ferve nel petto il santo amore degli uomini; o socialisti che per le lusinghe di falsi amici faceste inconsapevolmente gli interessi della borghesia, non sentite vergogna vedendo la vostra bandiera trascinata nel fango?
Oh! no; cotesti mercanti di voti, cotesti commedianti non sono socialisti; cacciateli di mezzo a voi. E voi ritornate alle maschie battaglie che spazzeranno via dal mondo proprietà individuale e governi, miseria e schiavitù.
2. LA POLEMICA CON MERLINOa. Maggioranze e minoranze19
... L’amico nostro Merlino, che come sapete, si perde ora nell’inane tentativo di voler conciliare l’anarchia col parlamentarismo, in una sua lettera al “Messaggero” volendo sostenere che “il parlamentarismo non è destinato a sparire interamente e qualche cosa ne rimarrà anche nella società che noi vagheggiamo”, ricorda uno scritto da me inviato alla Conferenza anarchica di Chicago del 1893, in cui io sostenevo che “per talune cose il parere della maggioranza dovrà necessariamente prevalere a quello della minoranza”.
La cosa è vera, nè le mie idee sono oggi diverse da quelle espresse nello scritto di cui si tratta. Ma Merlino, riportando una mia frase staccata per sostenere una tesi diversa da quella che sostenevo io, lascia nell’ombra e nell’equivoco quello che io veramente intendevo.
Ecco: v’erano a quell’epoca molti anarchici, e ve n’è ancora un poco, che scambiando la forma colla sostanza e badando più alle parole che alle cose, si erano formati una specie di “rituale del vero anarchico” che inceppava la loro azione, e li trascinava a sostenere cose assurde e grottesche.
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