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      Ora noi miriamo appunto ad acquistare questa forza. Il resto verrà dopo.
      – Avete intenzione di dar alla luce nessuno schema di programma?
      – Nelle linee generali il programma socialista-anarchico è abbastanza noto, e noi lo esponiamo e lo difendiamo continuamente nelle nostre pubblicazioni, nei nostri discorsi e nella propaganda individuale, che è per ora la parte principale della nostra attività. Del resto è in discussione fra le sezioni del nostro partito una formula di programma, diremo così ufficiale, che vedrà la luce quanto prima, e che, pur restando fisso nei suoi cardini fondamentali, sarà nella parte tattica sempre aperto alle modificazioni che il partito, a seconda delle occasioni, crederà di apportarvi.
      – Insomma sembrerebbe che voi pure tendete a seguire in questo la falsariga del partito socialista…
      – No. Il nostro partito si differenzia dal partito socialista-legalitario oltre che per i suoi principii, anche nella sua struttura. E ne differisce perchè non è un partito autoritario, e non è sottoposto a qualsiasi direzione.
      Il solo vincolo che unisce noi tutti socialisti-anarchici è quello di volere le stesse cose, di volerle raggiungere con gli stessi mezzi generali, e di voler stare uniti per cooperare insieme al raggiungimento del fine. I nostri organi federali, cioè le varie Commissioni di corrispondenza, non sono che il mezzo per mantenere con più facilità le relazioni e gli accordi fra i compagni, per poterli più rapidamente informare delle proposte che sorgono dai gruppi, del parere che su di esse danno i compagni tutti, insieme col concorso che essi vogliono e possono dare per la loro effettuazione.


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Rivoluzione e lotta quotidiana
di Errico Malatesta
pagine 338

   





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