Non è il caso di discutere a fondo questa questione, che l’Agitazione ha già trattata e su cui dovrà per certo ritornare continuamente, trattandosi della base stessa del programma anarchico. Importa solo notare, per gli scopi della presente polemica, che se mai gli anarchici si convincessero che lo Stato può diventare un’istituzione benefica ed esistere utilmente in una società di liberi ed eguali, allora non bisognerebbe già dire che l’anarchismo ha evoluto verso il socialismo democratico, ma semplicemente che gli anarchici si sono convinti che avevano torto e sono diventati socialisti democratici. E questo non è.
Sulla questione infine dell’astensione elettorale, l’Avanti! ragiona in modo ancora più singolare.
Io avevo detto: “Noi cerchiamo nel movimento operaio la base della nostra forza e la garanzia che la prossima rivoluzione riesca davvero socialista ed anarchica; e ci rallegriamo d’ogni miglioramento che gli operai riescono a conquistare, perchè esso aumenta nella classe lavoratrice la coscienza della sua forza, eccita nuovi bisogni e nuove pretese, ed avvicina il punto limite, dove i borghesi non possono più cedere se non rinunziando ai loro privilegi, e quindi il conflitto violento diventa fatale”.
L’Avanti! cita questo brano, ma sopprimendo le parole ch’io ho messo in corsivo, e ne cava delle conclusioni che, se io mi fossi fermato là dove l’Avanti! arresta la citazione, sarebbero perfettamente giuste.
Voi propugnate, dice l’Avanti!, la resistenza operaia nel campo economico per migliorare le condizioni degli operai; ma siccome vi sono miglioramenti impossibili ad ottenersi mediante la semplice resistenza ed ancor meno si può con la resistenza abolire il capitalismo, la logica vi porterà necessariamente alla resistenza politica… che per l’Avanti!
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Agitazione Stato
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