Del resto, se gli anarchici hanno a volte ecceduto negli attacchi contro i socialisti democratici, questi ve li hanno gravemente provocati, poichè invece di combatterci per quel che siamo, hanno cercato sempre di presentarci sotto una falsa luce. E proprio La Giustizia si ostinò una volta nel sostenere che gli anarchici non sono socialisti: cosa che procurò molto piacere a Napoleone Colajanni, ma non fece certamente onore allo spirito di verità, che pur d’ordinario distingue, mi compiaccio nel riconoscerlo, l’organo socialista di Reggio Emilia.
4. ELEZIONI E VOTAZIONIa. “Anarchici” elezionisti29
Poichè non vi è e non vi può essere nessuna autorità che dia o tolga il diritto di dirsi anarchico, siamo ben costretti di tanto in tanto di rilevare l’apparizione di qualche convertito al parlamentarismo che continua, almeno per un certo tempo, a dichiararsi anarchico.
Non troviamo niente di male, niente di disonorante nel cambiare di opinione, quando il cambiamento è causato da nuove sincere convinzioni, e non da motivi d’interesse personale; vorremmo però che uno dicesse francamente quello che è diventato e quello che ha cessato di essere per evitare equivoci e discussioni inutili. Ma forse questo non è possibile, perchè chi cambia d’idee, generalmente al principio non sa egli stesso dove andrà a parare.
Del resto quel che avviene a noi, avviene, ed in proporzioni assai maggiori, in tutti i partiti ed in tutti i movimenti politici e sociali. I socialisti, per esempio, han dovuto soffrire che si dicessero socialisti sfruttatori e politicanti di tutte le specie; ed i repubblicani sono pur costretti oggi a sopportare che certi figuri venduti al partito dominante usurpino niente meno che il nome di mazziniani.
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