) stabilirebbero rapporti volontari fra le varie località e le varie corporazioni, consiglierebbero, spronerebbero, ecc.
Ma è meglio smettere. Tu riceverai questa mia quando forse la situazione sarà cambiata; ed io riceverò la tua risposta quando vi sarà stato forse un altro cambiamento.
3. Gli anarchici e il movimentooperaio
1. SINDACALISMO E MOVIMENTOSINDACALE
a. Il sindacalismo al congresso anarchico di Amsterdam31
La discussione sul sindacalismo e lo sciopero generale fu certamente, al Congresso Internazionale Anarchico di Amsterdam, la più importante; ed è ben naturale, poichè si trattava di una questione d’interesse pratico ed immediato, che ha il più grande valore sull’avvenire del movimento anarchico e sui suoi probabili risultati, e poichè precisamente su questa questione si manifestò la sola differenza seria di opinione tra i congressisti, gli uni dando all’organizzazione operaia ed allo sciopero generale un’importanza eccessiva considerandoli quasi la stessa cosa che anarchismo e rivoluzione, gli altri insistendo sulla concezione integrale dell’anarchismo e non volendo considerare il sindacalismo che come un mezzo potente, ma d’altra parte pieno di pericoli, per avviare alla realizzazione della rivoluzione anarchica.
La prima tendenza fu rappresentata principalmente dal compagno Monatte, della Confédération Générale du Travail di Francia, con un gruppo ch’ei volle chiamare dei “giovani” malgrado le proteste dei giovani, assai più numerosi, della tendenza opposta.
Monatte, nel suo notevole rapporto, ci parlò lungamente del movimento sindacalista francese, dei suoi metodi di lotta, dei risultati morali e materiali ai quali è già arrivato, e finì col dire che il sindacalismo è di per se stesso sufficiente come mezzo per compiere la rivoluzione sociale e realizzare l’anarchia.
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